Da domenica sera a ieri sera ho migrato da bordo Adige a bordo Po.
Nell'attesa di riordinare le idee, le impressioni e le infinite, croccanti, irriverenti chiacchere, do i numeri.
54 notti scroccate sul divanoletto della mia guida locale- 10 biglietti della metro
- una quantità non ben definita di portici e relativi kilometri calpestati
- 3 piazze spettacolari da fotografare come modelle in posa
- 5 chiese visitate
- 1 parco esplorato
- 1 borgo medievale in cui camminare respirando tempi che furono
- 3 ingressi: 2 musei e 1 ingresso ascensore
- 1 cartina
- 1 libro ereditato, da restituire a data da destinarsi
- 199 foto a testimoniare la visita
- 1 aperitivo (nel senso torinese del termine)
- 1 cena sparkling in ottima compagnia
- 1 tour serale della città illuminata dalle "Luci d'Autore"
- 6 meravigliosi cappotti infilati virtualmente in valigia
- 1 vista mozzafiato guadagnata da 1 terrazza panoramica raggiunta con 1 passeggiata in salita
- 2 caffè storici in cui ho sorseggiato 1 cioccolata gianduja in tazza e 1 merenda da sturbo
- 2 eleganti gallerie da guardare e guardare e guardare
- 12 foto scattate solo alla Mole (Monet aveva le ninfee, io ho la Mole)
- 2 palazzi reali visitati, di cui 1 gratis
- 3 giorni totali di visita alla città divisi in 1 giorno di nebbia, 1 giorno piatto e grigio e 1 giorno di sole abbagliante con Alpi e colline come fondale.
- 2 cene casalinghe: 1 cucinata con il cuore, 1 semplicemente orgasmatica
- 4 colazioni da Grand Hotel annaffiate da gossip, tantissimo gossip
- 1 celebre mercato all'aperto, purtroppo solo intravisto
- 2 visite a altrettanto luoghi ameni rimandate alla prossima volta
- 4 nuove persone conosciute grazie alla movida torinese
- un numero imprecisato di ore in cui non ho chiuso bocca
- 1 promessa: tornare al più presto!
Eh sì!
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