Questo week end a Milano:
- ho iniziato un nuovo progetto annuale pieno zeppo di incontri, scambi e confronti
- ho fatto due blogger incontri (forse anche tre)
- ho fatturato ore e ore di spettegolio ciarliero e sbragato
- ho passeggiato per le strade di una Milano sconosciuta inondata di sole
- ho finalmente visto 'sti Navigli tanto chiaccherati e misteriosi quanto il toupè di Silvio
- ho accumulato ore bonus di risate spensierate (ho la tesserina zeppa di timbrilli!)
- ho assaggiato un pane abruzzese orgasmatico
- ho partecipato a un workshop con la W maiuscola
- ho tagliuzzato, ho incollato, ho piegato, ho srotolato washi tape come i boccia delle elementari
- ho creato una tela di Penelope di complicità e imbarazzanti lati intimi
- ho faticato ad addormentarmi ubriaco di tanta bellezza e soddisfazione
- ma più di tutto a Milano tra sabato e domenica ho semplicemente CREATO. E mi sono sentito pieno, realizzato, soddisfatto. Felice. Che forse è un po' semplicistico come stato d'animo, ma le cose semplici sono anche le più complesse.
Il mio povero cuore non è abituato a tanta entusiasmante elettricità. È un attimino provato. Giusto i tempi tecnici perché si riprenda e saprete tutto (o quasi)!
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